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News 15/03/2022 Crema

Il Prof. Pietro Pontremoli ospite al Club Crema

Il Rotary Club Crema ha ospitato come gradito relatore il Prof. Pietro Pontremoli, figlio del compianto socio Edmondo, Dottore in Filosofia e Psicologia, componente dello staff che si occupa di Formazione per conto del Governatore del Distretto 2050 del Rotary Sergio Dulio. Il tema affrontato - “l’etica rotariana e l’agire rotariano” - ha consentito ai presenti di rimeditare i valori fondativi della propria appartenenza al Rotary, riandando alla fonte del proprio impegno, esercizio sempre utile.  “Il Rotary - ha esordito il relatore - è un'associazione mondiale di imprenditori e professionisti di entrambi i sessi che presta servizio umanitario, incoraggiando il rispetto di elevati principi etici nell'esercizio di ogni professione e che si impegna a costruire un mondo di amicizia e di pace”.
“Questa associazione mondiale, tuttavia, - ha proseguito il Prof. Pontremoli - raduna più di 1 milione di soci che, pur riconoscendosi in una stessa etica (quella rotariana), hanno – hegelianamente parlando – una propria morale; in aggiunta a ciò, in considerazione della trans- nazionalità dei soci stessi, occorre tener presente anche la coesistenza di differenti visioni del mondo”.
Tra uno statunitense e un europeo c'è, indiscutibilmente, un diverso modo di approcciare l’esistenza; differenze che poggiano, primariamente, su ragioni antropologiche.
“Se vogliamo, quindi, avere una visione matura e realistica - ha argomentato il relatore - non possiamo considerare il Rotary come un’accolita di persone tutte allineate a prassi e obiettivi perfettamente condivisi. Ragion per cui, anche nel Rotary nascono i problemi che caratterizzano ogni consesso umano: convergenze e divergenze; incontri e scontri; comprensioni e incomprensioni”.
E allora che cosa distingue il Rotary, ad esempio, da una associazione di volontariato qualsiasi? 
Stante il fatto che un’opzione non esclude l’altra, perché dovrei scegliere il Rotary piuttosto che l'associazione di promozione sociale XY?
“Possiamo azzardare qualche considerazione.
La prima è la seguente: la stragrande maggioranza dei soci del Rotary è costituita da professionisti e imprenditori che, avendo mostrato nel Loro ambito lavorativo doti e capacità, sono stati cooptati affinché tali doti e capacità potessero essere messe al servizio delle nobili cause rotariane.
Questa dinamica non pare caratterizzare in egual modo altre associazioni di volontariato: il riferimento non è certamente alla nobiltà delle cause, piuttosto alle modalità di appartenenza.
La seconda considerazione riguarda l'etica del Rotary che, non certamente unica nel suo genere,
è un mix fra etica kantiana, emersoniana e deweiana.
Immanuel Kant, Ralph Emerson e John Dewey sono riferimenti del Rotary per aver, rispettivamente, rilevato che l'agire è nobile quando è per l'umanità e non a mezzo di essa, che l'importanza della confidenza e della convivialità è fondamentale e che certe pratiche sono utili per la condotta umana, ad esempio un grado elevato di empatia.
In conclusione, il Rotary non può essere assimilato a un'associazione di volontariato qualsiasi proprio perché esige congruenza fra la condotta professionale e quella rotariana.
Tuttavia, il Rotary, come altre congregazioni umane, agisce fattivamente per il bene dell’umanità”. Il Club ha ringraziato Pietro Pontremoli per aver saputo, con lucidità, evidenziare le peculiarità del Rotary e per averlo fatto in modo brillante, rendendo piacevole un momento immaginato come formativo e di conferma delle motivazioni di un’appartenenza.

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